Spettroscopia FT-IR

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Corindone varietà rubino durante l’analisi FT-IR

Nella spettroscopia FT-IR, un fascio di luce infrarossa viene collimato attraverso un sistema di specchi su di un campione da analizzare, ottenendo uno spettro di assorbimento caratteristico in base ai gruppi atomici e alle molecole presenti all’interno della gemma esaminata.
Come un’impronta digitale, lo spettro è unico per ogni tipo di materiale, per questo motivo la spettroscopia IR è spesso impiegata in diversi ambiti scientifici.
In campo gemmologico la spettroscopia FT-IR è usata per l’identificazione di  gemme sintetiche, per la caratterizzazione di sostanze estranee di riempimento presenti nelle fessure e cavità affioranti, come oli e resine, ed è inoltre utilizzata per il riconoscimento dei diamanti di tipo I e di tipo II.
I diamanti di tipo II, privi di azoto, sono spesso decolorati attraverso un processo denominato HPHT (High Pressure High Temperature). Nel caso in cui ci si trovi di fronte a diamanti quasi incolori di tipo II,  è necessario effettuare ulteriori approfondimenti rivolti all’individuazione del possibile trattamento.
Il laboratorio è attrezzato con una serie di strumenti accessori per l’acquisizione degli spettri sia in riflettanza che in trasmittanza. Ha inoltre in dotazione un pastigliatore per la creazione appunto di pastiglie composte da frammenti del campione da analizzare (3%) e KBr anidro (97%). Questa tecnica permette di acquisire spettri anche nei casi in cui si dispone di pochi milligrammi di materia da analizzare.

Nicolet 6700 Thermo Fisher

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